Cittadino non stare giù a guardare
In nome dello sviluppo e dell’uscita dalla crisi continua a svilupparsi lo stesso modello economico e sociale che fa del consumo di suolo, dell’appropriazione privata di beni comuni e della finanziarizzazione della vita i propri assi portanti, lo stesso modello che ha generato prima la crisi e poi la depressione.
Il futuro della metropoli sembra quindi incedere in un flusso naturale, definito irrimediabilmente dall’alto e disponibile (ad un livello democratico) solo per quanto riguarda compensazioni e aspetti decorativi: un’aiuola per un parcheggio, una ciclabile per un centro commerciale, qualche albero per un’autostrada, l’agenda monti + un caffè al posto dell’agenda monti e basta.
Non c’è dibattito in merito. I cittadini possono al più (nell’ipotesi più a sinistra) aspirare a ricevere una fetta di ciò che avanza dalla grande spartizione della ricchezza prodotta ai danni loro, ma sempre e solo come consumatori o acquirenti.
In questo contesto, dire NO significa prendere una posizione precisa: NoExpo, NoTav, NoTem, NoPedemontana, NoCMC, molti sono i No che saranno presenti l’1 ed il 2 dicembre a Milano nel secondo appuntamento “Dalla Parte della Terra”, un appuntamento di lotta e di riflessione, di pensieri ed azioni. Partendo dall’inevitabile decostruzione della città nei diversi fenomeni che la compongono ed incessantemente la ricostruiscono, dal bisogno di dotarsi di nuove mappature, dal dovere di controproporre oltre che contrastare, di resistere quindi ed allo stesso tempo rilanciare, crediamo sia giunto il momento di ripartire in una nuova stagione di conflitti e rivendicazioni in grado di smascherare la strategia dei grandi eventi e delle grandi opere, per mostrare quali sono i flussi del capitale, che prende da’ e taglia a seconda di interessi precisi e per ribadire la necessità di una partecipazione ampia e popolare.
L’1 ed il 2 dicembre in diversi luoghi della città accadranno workshop i cui temi svarieranno dal consumo di suolo all’impatto della finanza sulle grandi opere, dal protagonismo dell’ndrangheta nei grandi cantieri lombardi al pgt come dispositivo di gestione verticale del territorio, passando per casi che riguardano singole aziende quali Italcementi nel bergamasco. Appuntamenti di approfondimento senza perdere il gusto del gioco (expopoli(s)), attraverso cui le riflessioni sul territorio divengono interattive ed orizzontali.
Per smontare e ricomporre la metropoli serve anche il tuo contributo, per costruire un’alternativa al ricatto siamo tutti “Dalla Parte della Terra”.
Ultimo appuntamento organizzativo mercoledì 28 novembre, ore 21, Piano Terra (Via Gonfalonieri 3).
Programma completo http://www.inventati.org/climatecamp/il-programma/
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