Fiera Milano riesce a speculare e inquinare con un Parco.
Qual’è il costo del parco voluto da Fondazione Fiera Milano?
Rho, 6 Aprile 2013. Ieri sera il Sindaco di Rho e Fondazione Fiera hanno presentano il parco di Corso Europa come se fosse un regalo piovuto dal cielo per opera della loro bontà e amore per l’ambiente.
Ben venga il parco, ma abbiano almeno il ritegno di non presentarsi come benefattori.
Questo parco è infatti il frutto di una enorme speculazione immobiliare e di uno scambio di terreni zeppi di idrocarburi in cambio da Fiera Milano.
Fondazione Fiera, proprietaria di oltre 500.000 metri quadri di aree azzonate nel 2007 come agricole, è insieme a Camera di Commercio, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Milano nel Comitato Promotore di Expo 2015. Le aree agricole che valevano 12 euro al metro quadro, passano ad un valore di 164 euro al metro quadro e l’operazione frutta a Fondazione Fiera 90 milioni di euro. Il prezzo dei terreni è stabilito essere congruo da una perizia di saggi, che si basa però sulla condizione necessaria che quei terreni diventino alla fine dell’operazione Expo 2015 edificabili e destinati al residenziale, ipotecando così una decisione urbanistica che spetterebbe al consiglio comunale.
Dallo studio di impatto ambientale redatto nel Settembre 2011 risulta che nei parcheggi P5 – P6 della Fiera di Rho-Pero i terreni di riporto sono ampiamenti inquinati e i valori rilevati dai carotaggi svolti tra novembre 2010 e agosto del 2011 superano le soglie minime di allarme per le aree residenziali, in particolar modo per le concentrazioni di idrocarburi pesanti.
Dunque quei terreni pagati al prezzo di terreni residenziali, se considerati tali sono inquinati e vanno bonificati.
Ad agosto del 2012 si costituisce la società Arexpo, di cui Fondazione Fiera detiene il 27%, che acquisisce i terreni e li affida alla società Expo SPA per fare i lavori e gestire l’Esposizione Universale del 2015.
La sovrapposizione dell’Accordo di Programma Fiera e dell’Accordo di Programma Expo, determinano il problema di individuare una nuova collocazione proprio dei parcheggi P5 – P6 di Fiera. A seguito dell’individuazione delle nuove aree su cui realizzare i parcheggi, laddove Fiera secondo gli accordi precedenti avrebbe dovuto realizzare un Parco che non ha mai fatto, il nuovo accordo prevede che Fiera acquisisca l’area agricola in prossimità di Corso Europa e realizzi qui il Parco.
Dunque Fondazione Fiera è stata la promotrice di Expo 2015 a Milano, operazione che ha fruttato milioni di euro e a seguito della quale ha ceduto i propri parcheggi inquinati ad Arexpo (e poi ad Expo SPA), che li ha pagati con soldi pubblici ad un prezzo esorbitante. Fiera ha preteso poi di realizzare nuovi parcheggi per il polo espositivo ed è nell’ambito di questo accordo che viene realizzato il parco di Corso Europa.
Nei giorni scorsi abbiamo letto dichiarazioni rivoltanti di Vittorio Belotti, vice presidente di Fondazione Fiera: “Il parco darà una nuova vita ad un terreno che, come avvenuto in tutte le realizzazioni di Fondazione Fiera Milano, potrà diventare fruibile per l’intera comunità. Viene così ulteriormente perseguito l’obiettivo di operare per il bene comune in base al principio di sussidiarietà , che caratterizza l’operato di Fondazione da sempre impegnata a rendere compatibile la propria attività di sviluppo del sistema fieristico alle esigenze del territorio e delle comunità di riferimento.” Parole che suonano come una colossale presa in giro.
Perchè Fondazione Fiera, che ha fatto affari da milioni di Euro e ora da a Rho qualche briciola, deve spacciarsi benefattrice?
Perchè il Sindaco di Rho sostiene questa operazione di facciata di Fiera Milano prendendo in giro i cittadini?
Perché sempre il sindaco Romano non ci dice chi pagherà la bonifica dei parcheggi P5 e P6 e quanto ci costeranno?
Centro Sociale Sos Fornace – No Expo
Via Moscova 5, Rho
Tags: bonifiche, expo 2015, fiera, metropoli, milano rho, noexpo, speculazione, territorio
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