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#12Ottobre giornata delle lotte! – assemblea il 15-9 h11 @pianoterralab

 

Appello: 12 ottobre giornata delle lotte!

Dom 15.09 h11 Assemblea delle lotte territoriali al PT..verso il 12 ottobre

Ogni giorno migliaia di persone in tutta Italia, sparse in una miriade di comitati, associazioni, collettivi o anche individualmente, si mobilitano in vario modo a causa della mancanza di casa, la disoccupazione, il peggioramento delle condizioni di lavoro, la decadenza della scuola, l’assenza di adeguate strutture sanitarie, il saccheggio e la devastazione di interi territori in nome del profitto, contro il razzismo, contro le installazioni dell’industria militare e molto altro ancora.

Durante la due giorni “Unire le lotte” svoltasi a Torino lo scorso 29-30 giugno 2013 è scaturita da più parti l’esigenza di coordinarsi e dialogare perchè questo può dare una maggiore forza e visibilità alle varie lotte particolari.

Tra i vari modi per realizzare questa sinergia è stato proposto di individuare una giornata nella quale ciascuna realtà in concomitanza con le altre promuova sul proprio territorio un’iniziativa di lotta, con le modalità che ritiene più opportune per coinvolgere al massimo gli abitanti e creare così una dimostrazione di forza che possa contrastare efficacemente le decisioni del potere.

Facciamo dunque appello a tutti i comitati, le associazioni, gli individui sparsi sui vari territori a promuovere presìdi, manifestazioni, azioni di vario tipo nella giornata di SABATO 12 OTTOBRE 2013, coordinandosi nella preparazione e attuazione delle varie iniziative.

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Il piano triennale di Cassa Depositi e Prestiti: un nuovo ordine territoriale

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Mentre va in scena l’intermezzo, più grottesco che patetico della sentenza Mediaset, successivo al primo atto del governo Letta in cui la larga intesa ha passato il tempo a cincischiare su rinvii di Iva e Imu e su un discutibile decreto del fare , dietro alle quinte si organizza la partita vera e propria per il prossimo triennio, quello in cui Expo2015 è immerso.

Partita che può tranquillamente proseguire al di là del governo Letta.  

L’administrator di una fetta importante dell’economia di questo paese è il colosso finanziario Cassa Depositi e Prestiti, per gli amici CDP, rispetto a cui ricordiamo l’ormai datato ma senz’altro efficace dossier di Attac Italia . Nell’ultimo piano triennale di CDP, quello 2010/2012, si registrano acquisizioni per un totale di 70 mld di euro, acquisizioni che hanno trasformato questa società in una sorta di cabina di regia della “ripresa” italica. Una cabina di regia reale, pressoché indipendente dalla politica e “tecnica” nel senso che negli ultimi anni viene attribuito a questo termine. In particolare, con l’acquisizione di Fintecna (società al cui interno sta Fincantieri) nell’ottobre scorso il ruolo di CDP è divenuto palese e palesemente esposto in direzione grandi cantieri/grandi infrastrutture. Lo stato di salute di questo soggetto è innegabile e nel medio periodo a prova di crisi. Nel 2012, per intenderci, l’utile netto è di 2,8 miliardi di euro, l’attivo di 300 mld di euro, il patrimonio netto è pari a 16,8 mld di euro.

Il ruolo 

Totalmente fuori dall’ideologia del laissez faire, propagandata tuttora da alcuni nostalgici come possibile prassi per uscire dalla crisi (in realtà il 2008 ha decretato sostanzialmente la fine di quel filone), CDP ha oramai assunto stabilmente il ruolo di garante del sistema economico italiano, una sorta di tutore in grado di intervenire attivamente nell’economia attraverso prestiti, acquisizioni e finanziamenti.

Privato ma finanziato e controllato dal “pubblico” (e dai risparmiatori).

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