03.12 Presidio #Antifa in p.le Loreto h.18
L’attitudine NoExpo è antifascista e antirazzista, stasera alle 18.00 tutti e tutte in P.le Loreto, con Stefano nel cuore e nella mente, fuori i fascisti dalle nostre città, chiudiamo i covi neri
Milano antifascista e antirazzista in piazza. A quasi 10 anni dall’omicidio di Dax, oggi, domenica 2 dicembre, a Milano un compagno antifascista è stato accoltellato al torace da due nazisti.
In tempi di crisi e austerity non possiamo permetterci pericolosi “ritorni al passato” e non possiamo tollerare questi personaggi pericolosi e ignoranti in una città, Medaglia d’oro alla resistenza, che ha saputo cacciare i fascisti e costruire anticorpi al fascismo e razzismo.
A pochi giorni dal 12 Dicembre, in piena crisi economica, non concediamo spazi di agibilità politica a queste fecce. Non passeranno. Nè oggi nè in futuro.
Cittadino non stare giù a guardare
In nome dello sviluppo e dell’uscita dalla crisi continua a svilupparsi lo stesso modello economico e sociale che fa del consumo di suolo, dell’appropriazione privata di beni comuni e della finanziarizzazione della vita i propri assi portanti, lo stesso modello che ha generato prima la crisi e poi la depressione.
Il futuro della metropoli sembra quindi incedere in un flusso naturale, definito irrimediabilmente dall’alto e disponibile (ad un livello democratico) solo per quanto riguarda compensazioni e aspetti decorativi: un’aiuola per un parcheggio, una ciclabile per un centro commerciale, qualche albero per un’autostrada, l’agenda monti + un caffè al posto dell’agenda monti e basta.
Non c’è dibattito in merito. I cittadini possono al più (nell’ipotesi più a sinistra) aspirare a ricevere una fetta di ciò che avanza dalla grande spartizione della ricchezza prodotta ai danni loro, ma sempre e solo come consumatori o acquirenti.
In questo contesto, dire NO significa prendere una posizione precisa: NoExpo, NoTav, NoTem, NoPedemontana, NoCMC, molti sono i No che saranno presenti l’1 ed il 2 dicembre a Milano nel secondo appuntamento “Dalla Parte della Terra”, un appuntamento di lotta e di riflessione, di pensieri ed azioni. Partendo dall’inevitabile decostruzione della città nei diversi fenomeni che la compongono ed incessantemente la ricostruiscono, dal bisogno di dotarsi di nuove mappature, dal dovere di controproporre oltre che contrastare, di resistere quindi ed allo stesso tempo rilanciare, crediamo sia giunto il momento di ripartire in una nuova stagione di conflitti e rivendicazioni in grado di smascherare la strategia dei grandi eventi e delle grandi opere, per mostrare quali sono i flussi del capitale, che prende da’ e taglia a seconda di interessi precisi e per ribadire la necessità di una partecipazione ampia e popolare.
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