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20.04 | da Milano alla MarciaPopolare NoTav di Novi
Sab20.04, h11, al PianoTerra | Appuntamento automunito da Milano per il corteo NoTav TerzoValico di Novi Ligure
SI PARTE NOTAV – SI TORNA NOEXPO
L’alta velocità è ovunque ma non per questo molliamo la presa.
IL TAV IN VALLE NON S’HA DA FARE! Lo abbiamo ripetuto ancora una volta il 23 marzo.
Le nocività ci circondano. Dalla Valle alla pianura, stesso marchio e stesse onseguenze imposte: precarietà, debito, cemento. Dalla metropoli tentacolare siamo pronti a partire ancora una volta, il 20 APRILE, per Novi Ligure. Ancora TAV e ancora devastazioni ma nemmeno qui molliamo.
TERZOVALICO, TAV ed EXPO.
Opere speculative di un capitalismo rapace che ottimizza il profitto attraverso lo sfruttamento dei territori. La valle. La città. E ora gli Appennini e l’Oltrepò. Territori vivi. Interpretati come luoghi senza vita né storia. Legandoli a una prospettiva di sviluppo di classe, a promesse di lavoro per tutti, a immaginari di ripresa. Menzogne. In cui pochi lucrano mentre a tutti noi resteranno eredità pesantissime.
Grandi opere e grandi eventi come nodi in cui si scontrano volontà affaristiche e necessità vitali. Precipitati di due modi di vedere, vivere, volere…ma dalla Valle la Resistenza si diffonde.
Altre valli, altri territori rifiutano questo destino imposto. Vogliamo una città che faccia altrettanto. Noi ci siamo.
Partiamo insieme, partiamo NoTAV.
Torniamo insieme, torniamo NoEXPO.
Organizziamo la lotta metropolitana!
Sabato 20 marzo, h 11, partenza da Piano Terra
Via F. Confalonieri 3, Milano
MayDay: non è una semplice chiamata – 10 apr h.21.30 @PianoTerra
Questa non è una semplice chiamata, ma il rilancio di un percorso chiamato MayDay.
A 13 anni dalla prima edizione, il 1° maggio del precariato metropolitano riafferma – tra continuità e rottura – la volontà di riversare nuova rabbia e nuove proposte nelle strade della città vetrina di EXPO 2015, in un tempo reso piccolo dalla crisi neoliberale.
Una Mayday che vuole parlare di reddito diretto e indiretto, dei legami tra luoghi di vita e lavoro, di nocività e sviluppo, per fronteggiare un’Esposizione Universale che incombe sul territorio metrolombardo imponendo immaginari, devastando territori e distribuendo risorse ad accoliti di casta e di classe dietro finte promesse per tutte e tutti. Una MayDay che si dà ampiezza di temi e che allarga la sua agenda di lotta a tutti i giorni che portano al 1° maggio 2015, data in cui dovrebbero aprirsi i cancelli di EXPO 2015.
Opporsi a questo “grande evento” vuol dire opporsi alla crisi e al ricatto del debito, al drenaggio delle risorse pubbliche verso ben noti centri di potere, allo scaricare i costi della crisi e delle speculazioni su territori e biografie.
Vuol dire opporsi alle nocività e all’economia del cemento coi suoi scempi ambientali realizzati in spregio alla volontà popolare, connettendosi alle resistenze territoriali esistenti nell’area metrolombarda (NoEXPO, NoTEM, NoPedemontata, ecc…) proprio a partire dalla condivisione di come EXPO 2015 sia un grande acceleratore di opere dannose.
Vuol dire opporsi allo sfruttamento del lavoro e alla negazione di dignità e diritti ai lavoratori dei poli e delle piattaforme logistiche, altra faccia di questo uso criminale dei territori e della precarietà. Vuol dire opporsi alla precarizzazione delle nostre esistenze lungo tutti i suoi assi – reddito, casa, mobilità, sapere, affetti – condizione tout court del lavoro e della vita, fenomeno definitivamente segnato dalla ristrutturazione e dalla messa a rendita dei territori della metropoli.
Vuol dire rivendicare un reddito di base incondizionato come misura concreta di intervento contro la precarietà e nella precarietà, per rompere la gabbia del ricatto e del bisogno.
Le realtà, i soggetti, i collettivi che parteciperanno alla costruzione della MayDay 2013 ti aspettano
mercoledì 10 aprile alle 21.30
a Piano Terra
via Confalonieri 3, Milano.