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Posts Taggati ‘sciopero sociale’

Dietro la vetrina di Expo2015

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Quello che segue è il testo del volantino che abbiamo distribuito venerdì all’alba agli ingressi del cantiere di Expo2015. Nei giorni in cui anche media i sindacati confederali, cominciano a dubitare dei numeri rispetto al lavoro creato da Expo (4185 unità a oggi contro le 70000 sbandierate da sette anni a questa parte dagli expottimisti) abbiamo voluto incrociare le vite di chi nei cantieri di Expo ci lavora e suscitare in loro l’idea che Expo si possa scioperare il 12 dicembre e oltre, perchè dignità e diritti non stanno di casa dove si lavora gratis o a ritmi massacranti.

DIETRO LA VETRINA DI EXPO 2015

Expo 2015 è presentato, nella propaganda di tutti gli schieramenti politici, come il grande evento che traghetterà il paese fuori dalla crisi, innescando la tanto agognata ripresa economica. Effettivamente, Expo 2015 ha già avviato una ripresa: quella dei profitti e delle rendite, ottenuta grazie a un intensivo sfruttamento dei lavoratori e del territorio. Politici, imprenditori, faccendieri e mafiosi banchettano da anni su appalti da milioni di euro secondo un scientifico e ben oliato meccanismo di spartizione: ecco chi sono gli unici attori che beneficeranno delle tanto decantate “opportunità per il territorio”. Gli stessi che non spendono nemmeno una parola sui ritmi di lavoro, sulla sicurezza, sugli orari, sugli stipendi e sulle condizioni di lavoro di chi nei fatti sta costruendo i padiglioni e le infrastrutture di Expo. Di quanto succede nel cantiere, dietro la vetrina di Expo, non si sa niente, neanche quando avvengono gravi incidenti che passano nel silenzio.

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#ScioperiamoExpo, contro debito cemento precarietà

striscione

Lo sciopero sociale del 14 novembre ha portato per le vie di Milano diverse migliaia di persone, tra studenti e studentesse, precari e precarie, disoccupati e disoccupate. Scioperiamo Expo è stata la declinazione metropolitana di questa inedita sperimentazione di sciopero dal basso. Abbiamo scioperato Expo portando in corteo e dal palco Fiom in piazza Duomo le contraddizioni, gli inganni, le devastazioni del mega-evento, nascoste dalla propaganda mediatica e istituzionale.

La nuova ondata cementizia con cui si sta riempiendo una metropoli, in primis, il cui suolo è cementificato già per oltre il 60%. I problemi della devastazione ambientale sono in questi giorni sotto gli occhi di tutti: le esondazioni dei fiumi Lambro e Seveso, un dissesto idrogeologico che ha paralizzato il territorio e che richiede la messa in sicurezza immediata. Per questo in Darsena due striscioni sono apparsi all’info-point di Expo e al nuovo triste mercato comunale, striscioni che con semplicità gridavano : Expo 2015 dalla Darsena a Trenno, devastare le città energia per le speculazioni. Aggiungiamo, alla luce delle piogge di questo fine settimana, che i 45 milioni di euro destinati alla nuova, ulteriore revisione del progetto Via d’Acqua vengano ricollocati a favore della protezione della città, della popolazione, del territorio.

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  • Quello che non si vede su tanti media.